Giuseppe Gazzaniga

Giuseppe Gazzaniga

(Verona, 1743 — Crema, 1818)

Giuseppe-GazzanigaGiuseppe Gazzaniga naque a Verona da famiglia di origine napoletana. Fu destinato dal padre alla vita sacerdotale, ma assecondando la sua attitudine naturale, si dedico di nascosto allo studio della musia, che poté affrontare seriamente e senza impedimenti soltanto nel 1760, dopo la morte di suo padre. Affinò il suo talento musicale a Venezia e lo potenziò a Napoli. Ebbe due grandi mentori, Nicola Porpora, compositore e maestro di canto italiano, e Niccolò Piccinni,compositore italiano. A Napoli fece il suo debutto nel 1768 al Teatro Nuovo di Napoli con l’intermezzo “ Il barone di Trocchia”, ove ebbe il consenso del pubblico. Torno a Venezia nel 1770, ove ricevette l'incarico di musicare un'opera per Vienna su libretto di Lorenzo Da Ponte, “Il finto cieco”.  Sebbene il libretto fosse un emerito "pasticcio", come usava definirlo il suo stesso autore, l'opera ebbe successo, tant'è che ebbe parecchie repliche.
Nel 1786 Giuseppe Gazzaniga scrive la musica del “Don Giovanni” su libretto di Bertati che viene rappresentato presso il Teatro Giustiniani di San Moisè di Venezia un anno prima della rappresentazione di Da Ponte-Mozart, come riportato da Arthur Loewemberg nel Grove The Oxford Dictionary of Music. Il suo Don Giovanni ebbe un grandissimo successo, tanto che in pochi anni (fra l'87 ed il '91) fu rappresentato in numerosissime altre città, tra cui: Varese, Bergamo, Bologna, Cremona (due volte), Treviso, Udine, Corfù, Ferrara, Forlì (due volte), Trento, Fiume, Milano, Torino, Pisa, Verona, Lucca e Firenze.
Nell'ultimo periodo della sua vita il G. si dedicò alla composizione di musica strumentale e sacra, in cui è possibile apprezzare la sapiente scrittura, stilisticamente ragguardevole per la nobiltà dell'ispirazione e la cura dei particolari, pur nel rispetto di stilemi legati al gusto dell'epoca, inevitabilmente influenzato dallo stile teatrale.
Nel 1791 aveva ricevuto l'incarico di maestro di cappella nella cattedrale di Crema, incarico che conservò sino alla morte, avvenuta in questa città il 1° febbr. 1818.
Nella sua vita compose piu di una cinquantina di opere liriche, una dozzina di composizioni sacre e un paio di composizioni strumentali.