Pubblicazioni Ero e Lenadro

Ero e Leandro

di Giovanni Bottesini

Teatro San Domenico
Crema, 4-6 settembre 2009

Personaggi
Ero - Véronique Mercier
Leandro - Gian Luca Pasolini
Ariofane - Roberto Scandiuzzi

Direttore
Aldo Salvagno (Vedi Biografia)

Orchestra
Orchestra Filarmonica del Piemonte

Maestro del Coro
Bruno Gini
Coro C. Monteverdi di Crema

Scene: Gregorio Zurla - Costumi: Stefania Barreca
Light designer: Gianfranco Ferrari - Maestro di sala: Maria Pavan

Produzione
Associazione Musicale Giovanni Bottesini
Direttore artistico: Francesco Daniel Donati

Distribuzione
DYNAMIC in DVD e CD

ERO E LEANDRO

Teatro San Domenico
Crema, 4-6 settembre 2009

Ero e Leandro andò in scena l'11 gennaio 1879 e ottenne un successo calorosissimo, testimoniato dalle 29 repliche successive, una cifra assolutamente inimmaginabile al giorno d'oggi. Nel corso della prima, lo stesso Bottestini si esibì al contrabbasso tra un atto e l'altro.
Dopo il trionfo della prima, Ero e Leandro fu data con successo a Buenos Aires nell'agosto del 1879, ma al San Carlo di Napoli, nel 1880, fu accolta molto freddamente, e dopo la morte del compositore, avvenuta nel 1889, cadde nell'oblio. Viene finalmente riscattata con la prima ripresa in tempi moderni grazie all’Associazione Musicale Giovanni Bottesini che, partendo dalla partitura autografa dell’autore, è riuscita a riportarla sulle scene nel 2009 presso il Teatro San Domenico.
L'opera annovera solamente tre personaggi: la sacerdotessa di Venere, Ero, soprano; Leandro d'Abìdo, tenore; e il perfido Ariofarne, arconte di Tracia e Re dei Sacrifici, basso.
La partitura, accostabile stilisticamente alla produzione dell'ultimo Verdi, rivela senza dubbio una cura inusitata nell'orchestrazione e l'utilizzazione di un linguaggio riccamente cromatico, cui non sono naturalmente estranei gli influssi di quel wagnerismo che cominciava allora a prendere piede anche in Italia. Essa può essere accostata ad opere come La Gioconda di Ponchielli e il Mefistofele di Arrigo Boito, mostrando spesso un'ispirazione melodica di alta qualità e mai disponibile alle lusinghe di una cantabilità facile e corriva. Essa viene dunque ad arricchire degnamente un repertorio - quello dell'opera italiana della seconda metà dell'Ottocento - ancora largamente inesplorato in molti suoi aspetti e certamente destinato a rivelarci, in futuro, molte piacevoli sorprese.

"Ero e Leandro...torna sulle scene...grazie all'Associazione Bottesini.
L'iniziativa è di grande interesse"

Amadeus

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